L’utilità diagnostica di questo “nuovo” ormone

Di recente nella diagnosi di diabete insipido (Carenza di Arginin-Vasopressina – AVP-D) ha assunto un ruolo importante il dosaggio di un precursone dell’ormone antidiuretico (ADH o vasopressina o arginin-vasopressina AVP): la copeptina.
Infatti, il dosaggio diretto della vasopressina (l’ormone che è carente nell’AVP-D) è raro nella pratica clinica laboratoristica per le difficoltà tecniche e per la scarsa affidabilità dei test a disposizione. Ecco allora che un precursore della vasopressina come la copeptina rappresenta un ottimo surrogato che, essendo più stabile nel sangue, può essere dosato con maggiore facilità ed offrire una stima, indiretta ma precisa, dei livelli di vasopressina circolanti.
La copeptina costituisce la porzione C-terminale di 164 amminoacidi della pre-provasopressina e sembra avere una funzione importante nel ripiegamento della vasopressina. In seguito a stimolazione (es. aumento dell’osmolarità plasmatica e riduzione del volume ematico) la vasopressina e la copeptina sono rilasciate dai granuli secretori dell’ipofisi in cui si trovano immagazzinate ed entrano rapidamente in circolo nel torrente sanguigno in quantità equimolari (rapporto 1:1).

Copeptina nella pratica clinica
Il dosaggio della copeptina si è rivelato utile nella diagnosi differenziale delle
sindromi polidipsico-poliuriche e delle iponatremie.

I valori mediani del glicopeptide nei soggetti sani e in condizioni di normale osmolalità plasmatica sono pari a 4,2 pmol/L (range 1–13,8 pmol/L), con una minima differenza tra i due sessi.
Livelli basali >21,4 pmol/L identificano casi di diabete insipido nefrogenico e valori osmoticamente stimolati* ≤4,9 pmol/L in presenza di ipertonicità plasmatica, documentata da natriemia ≥149 (sufficiente ≥147 in soggetti fragili), hanno un’ottima accuratezza nel diagnosticare le forme di diabete insipido centrale.
*La procedura prevede che al paziente venga somministrato un bolo e.v. di 250 ml di soluzione salina ipertonica al 3% NaCl, con successiva infusione ad una velocità di 0.15 ml/kg/min. Ad intervalli di 30 min vengono prelevati campioni di sangue per il dosaggio di sodio ed osmolalità plasmatica, urea e glicemia. La natremia viene monitorizzata mediante emogasanalisi fino al raggiungimento di 150 mmol/L. A quel punto viene prelevato un campione di sangue per il dosaggio della copeptina ed al paziente viene somministrata acqua (30 ml/kg) nell’arco di 30 min, seguita nell’ora successiva da 500 ml di infusione di soluzione al 5% di glucosio. Al termine viene ricontrollata la natremia per motivi di sicurezza.
In pazienti iponatremici elevati livelli di copeptina (>84 pmol/L) sono suggestivi di iponatremia ipovolemica.

Il dosaggio della copeptina basale nell’immediato post-operatorio di interventi sulla regione ipotalamoipofisaria può essere utile nel prevedere/diagnosticare la comparsa di AVP-D. Tuttavia, poiché l’insorgenza di AVP-D post-chirurgico è generalmente acuta, alcuni autori ritengono che il gold standard per la diagnosi sia rappresentato dal quadro clinico e da test laboratoristici il cui risultato sia rapidamente disponibile (ma non è precisato quali siano questi test).
Inoltre, diversi studi hanno dimostrato la sua utilità nell’escludere i casi di iponatremia ipotonica secondari a polidipsia primaria (disturbo psichiatrico caratterizzato da eccessivo introidito di liquidi in assenza di un reale stimolo della sete).
Infine un’ulteriore novità diagnostica è rappresentata dal dosaggio della copeptina 60 minuti dopo l’infusione parenterale di arginina, con cut-off diagnostico pari a 3.8 pmol/L per distinguere tra diabete insipido e polidipsia primaria, con accuratezza del 93%. Questo test rappresenta un’interessante alternativa ai comuni test dinamici, ben tollerata e sicura, ma necessita di validazione e di definizione di cut-off diagnostici centro-specifici.
E nella sindrome da inappropriata secrezione di ADH (SI-ADH)?
In questo caso non trovano indicazione né il dosaggio della copeptina né tanto meno quello dell’AVP.
FONTI
- Berton, Alessandro Maria et al. “Attuali applicazioni della determinazione dei livelli plasmatici di copeptina in contesti non-endocrinologici.” L’Endocrinologo vol. 23,6 (2022): 592–597. doi:10.1007/s40619-022-01180-8
- Christ-Crain M, Refardt J, Winzeler B. Approach to the patient: “utility of the copeptin assay” J Clin Endocrinol Metab. 2022;107(6):1727–1738. doi: 10.1210/clinem/dgac070.
- Christ-Crain M, Morgenthaler NG, Fenske W 2016. Copeptin as a biomarker and a diagnostic tool in the evaluation of patients with polyuria-polydipsia and hyponatremia. Best Pract Res Clin Endocrinol Metab 30:235-247
- https://www.brahms.de/en-gb/products/copeptin-proavp-it
- Tomkins M, Lawless S, Martin-Grace J, et al. Diagnosis and management of central diabetes insipidus in adults. J Clin Endocrinol Metab 2022, 107: 2701-15.
- Nickel CH, Bingisser R, Morgenthaler NG. The role of copeptin as a diagnostic and prognostic biomarker for risk stratification in the emergency department. BMC Med. 2012 Jan 20;10:7. doi: 10.1186/1741-7015-10-7. PMID: 22264220; PMCID: PMC3275505.
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