Endocrinoluigi

Controindicazioni all’utilizzo della terapia con testosterone negli uomini con ipogonadismo

In caso di bassi livelli di testosterone (ipogonadismo maschile), dopo attenta valutazione medica può essere presa in considerazione la terapia ormonale sostitutiva (TRT), in cui si introduce dall’esterno il testosterone che il nostro organismo non produce più a sufficienza (un po’ come avviene con le compresse di ormone tiroideo in caso di ipotiroidismo). 

L’obiettivo della TRT è:

• nei ragazzi pre-puberi lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari (barba, peli pubici…);

• negli uomini adulti il miglioramento dei sintomi e degli effetti a lungo termine dell’ipogonadismo (libido e funzione sessuale, umore e benessere generale, forza e massa muscolare, densità minerale ossea ed emopoiesi), mantenendo i livelli di testosterone nella parte media del range di riferimento.

Il valore soglia di testosterone per l’inizio della terapia sostitutiva rimane ancora controverso. Le principali linee guida (LG) europee (SIAMS/SIE, EAU, ICSM) hanno stabilito livelli di testosterone totale < 12 nmol/L (350 ng/dL, 3.5 ng/mL) per la diagnosi di deficit androgenico e l’eventuale inizio della terapia.

Prima però di iniziare la TRT in tutti i pazienti ipogonadici sintomatici vanno prima escluse le controindicazioni, vediamo le principali: 

Assolute (alto rischio di eventi avversi) 

• Carcinoma prostatico metastatico
• Carcinoma mammario

Relative (rischio medio-alto di eventi avversi)

• Nodulo o indurimento della prostata non valutato. 
• PSA > 4 ng/mL (> 3 ng/mL negli individui ad alto rischio di cancro alla prostata, come gli uomini con parenti di primo grado affetti da cancro alla prostata). 
• Ematocrito > 48% (> 50% in uomini che vivono ad altitudini elevate). 
• Sintomi delle basse vie urinarie (LUTS) severi, associati a iperplasia prostatica benigna (punteggio IPSS > 19, secondo AUA). 
• Insufficienza cardiaca congestizia non controllata o scarsamente controllata. 
• Infarto del miocardio o ictus nei sei mesi precedenti. 
• Sindrome delle apnee ostruttive del sonno grave non trattata. 
• Desiderio di fertilità a breve termine

La terapia con testosterone, per quanto profondamente utile in tutti i casi in cui il medico ritenga necessario prescriverla per migliorare l’ipogonadismo, non è priva di controindicazioni e può dare effetti avversi anche gravi!

Gli sportivi amatoriali spesso si procurano gli steroidi sui mercati online, adottano schemi “fai da te” e utilizzano sostanze prive dei requisiti di qualità e sicurezza, non di rado destinate all’uso veterinario. Questi fattori aumentano la pericolosità del fenomeno, talora con esiti fatali. Nella pratica clinica si deve indagare sul potenziale abuso di fronte a giovani con infertilità e ipogonadismo ipogonadotropo, ricordando che anche alcuni integratori e supplementi alimentari possono contenere ormoni anabolizzanti.

Assumere testosterone fuori dalla prescrizione medica, come spesso avviene nell’ambiente del body-building, espone chi ne fa uso ad una serie di rischi elevati, sia perché del prodotto acquistato illegalmente online non si possono garantire efficacia e sicurezza, sia perché spesso è “mixato” insieme ad altri steroidi ed anabolizzanti che aumentano considerevolmente il rischio cardiovascolare e l’infertilità. Rispetto all’uso sostitutivo, l’abuso di steroidi androgenici anabolizzanti prevede l’utilizzo parallelo di multiple classi di steroidi per sfruttare le differenti proprietà farmacologiche delle singole molecole e per oltrepassare da 5 a 30 volte i livelli fisiologici di T. I body-builder generalmente adottano schemi di uso ciclico di steroidi androgenici anabolizzanti, avvalendosi della somministrazione contemporanea di almeno tre androgeni per un periodo di 4-18 settimane, seguito da un trattamento con SERM o hCG per ripristinare la produzione endogena di testosterone.

FONTI

USO APPROPRIATO, IMPROPRIO E ABUSO DI TESTOSTERONE E ALTRI ANDROGENI. AME News nr.71 settembre 2023

TERAPIA SOSTITUTIVA CON TESTOSTERONE. AME Andro nr.1 dicembre 2023