Quale beneficio per le ossa?

Se ormai sono ben noti i benefici della vitamina D sul metabolismo osseo (aumenta l’assorbimento intestinale di calcio il suo riassorbimento renale, favorendone l’incorporazione a livello osseo), rimane ancora da chiarire il ruolo della vitamina K2, che sempre più spesso negli integratori viene associata alla D con l’obiettivo di una sinergia che ne potenzi gli effetti positivi sull’assorbimento del calcio.
La vitamina K svolge un ruolo cruciale in diverse attività biologiche, come la coagulazione del sangue, la prevenzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione, la stimolazione della crescita cellulare.
La vitamina K è divisa in due categorie: Vitamina K1 (fillochinone) e Vitamina K2 (menachinone), entrambe sono liposolubili. La vitamina K1 è prodotta nelle piante e nelle alghe; le verdure a foglia verde sono una fonte particolarmente ricca. La vitamina K2 è invece genereta dai batteri e si trova anche nella carne, nei latticini, nelle uova e negli alimenti fermentati, come formaggio, yogurt.
Recenti studi sembrano coinvolgere la vitamina K2 anche nel metabolismo del calcio, dimostrando che le forme MK-4 e MK-7 di vitamina K2 apporterebbero benefici alla salute delle ossa e diminuirebbero il rischio di frattura nei pazienti con osteoporosi, probabilmente potenziando l’effetto dell’integrazione di calcio e vitamina D; trovando così varie applicazioni nelle industrie degli integratori alimentari.
È stato dimostrato che l’analogo della vitamina K2 MK-4 induce la sintesi dell’osteocalcina e la mineralizzazione delle cellule osteo-blastiche. Inoltre, MK-4 promuove anche la c-carbossilazione dell’osteo-calcina, che è essenziale per il legame con i cristalli di idrossiapatite nell’osso. MK-7 ha dimostrato di promuovere la calcificazione dell’osso femorale nei ratti e ha mostrato effetti anabolizzanti sulle ossa.
Una meta-analisi del 2022 di 16 studi su 6.425 donne in postmenopausa ha rilevato che coloro che assumevano integratori di vitamina K2 avevano un effetto positivo indiretto sulla mineralizzazione ossea e sull’aumento della resistenza ossea. Sembra che il maggior beneficio si abbia a livello della densità minerale ossea di femore e ulna e radio nelle donne in post-menopausa.
Al contrario, uno studio clinico dimostrato che l’integrazione di vitamina K2 a basse dosi di 90 mg/die ha prodotto un effetto significativo sulla riduzione della perdita ossea nelle donne in postmenopausa, ma in combinazione con calcio e vitamina D3, non ha dimostrato effetti aggiuntivi.
Poiché la vitamina K è cruciale nei meccanismi di coagulazione del sangue, sono state sollevate preoccupazioni sulla sicurezza della somministrazione di K2. Uno studio ha dimostrato che la somministrazione di 45 mg/giorno di MK-4 per 12 settimane nelle donne osteoporotiche non ha suscitato alcuna “tendenza trombotica” ed è risultata pertanto sicura ai dosaggi comunemente utilizzati.
Inoltre diversi studi indicano sia la vitamina D che la vitamina K hanno un ruolo diretto nella prevenzione della calcificazione vascolare. In uno studio di Elahi et al., la sola vitamina D e la combinazione di vitamina D e vitamina K sono state utilizzate come integratore nutrizionale (3 anni) per comprendere gli effetti della salute vascolare. È stato osservato che la supplementazione combinata di vitamina D e K ha migliorato significativamente l’elasticità vascolare rispetto al gruppo placebo e al gruppo vitamina D da sola.

In conclusione
Rimane ancora da chiarire il reale ruolo dell’integrazione con vitamina K2 sulla salute ossea. Studi recenti sembrano sottolinearne i benefici sulla mineralizzazione ossea, seppur modesti, se associata ad un adeguato introito di calcio e vitamina D.
Il gruppo di popolazione che potrebbe trarre maggiore beneficio dall’integrazione vit D-K2 sembra essere quello delle donne in post-menopausa a rischio di osteoporosi ma ancora in una condizione iniziale o borderline (osteopenia).
Al contrario degli integratori di sola vitamina D, quelli con la combinazione D3-K2 NON sono rimborsabili dalla nota 96
Sono necessari ulteriori studi per confermare o smentire l’utilità della vitamina K2 sul metabolismo osteo-calcico.
FONTI
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