Misurazione della tireoglobulina

La sua utilità nel follow up dei tumori tiroidei

La tireoglobulina è una proteina prodotta esclusivamente dalle cellule follicolari tiroidee (è la proteina più abbondante nella tiroide) e quindi dosarla nel sangue correla strettamente con la presenza di tessuto tiroideo (si parla di specificità molto elevata per il tessuto tiroideo). Da questo deriva la principale applicazione clinica della determinazione della tireoglobulina: il follow-up del carcinoma differenziato della tiroide. La tireoglobulina non ha nessun ruolo nella diagnosi del cancro della tiroide, ma rappresenta un indicatore sensibile e specifico del carcinoma differenziato della tiroide dopo la chirurgia (tiroidectomia totale), associata o meno ad ablazione con radioiodio del tessuto residuo, soprattutto se misurato dopo sospensione della terapia sostitutiva o dopo stimolazione con TSH ricombinante. 

In parole più semplici la tireoglobulina non va dosata nel sangue se hai la tiroide, nemmeno nel sospetto di un tumore.

Se invece hai tolto la tiroide per un carcinoma può essere molto utile dosarla nel tempo perché una sua persistenza o un suo aumento sono indicatori di tessuto tiroidei residuo che merita approfondimenti per escludere persistenze o recidive tumorali. Molto importante non è solo il valore della tireoglobulina ma il suo trend, cioè come cambia nel tempo dopo vari prelievi (è stabile? Diminuisce? Aumenta?)

Se hai tolto la tiroide per un tumore BENIGNO invece non serve misurarla.

Dopo la secrezione, la tireoglobulina viene eliminata con un’emivita di 2-4 giorni dopo l’intervento chirurgico, ma dopo altri trattamenti può variare di molto e dopo la terapia radiometabolica possono passare anche tre mesi o più perché la tireoglobulina circolante non sia più misurabile.

La tireoglobulina è molto poco specifica al di fuori dell’ambito oncologico e la sua concentrazione aumenta in numerose patologie della tiroide, come gozzo nodulare, tiroidite cronica autoimmune e tiroidite subacuta, gozzo tossico e morbo di Basedow. La Tg è indosabile in caso di ipotiroidismo da agenesia tiroidea e nei limiti o aumentata se l’ipotiroidismo è secondario a gozzo da disormonogenesi o da tiroide ectopica. Nella tireotossicosi factitia la concentrazione di Tg non è elevata, ma risulta non dosabile.

Ricorda che nel follow up del carcinoma tiroideo va sempre effettuata anche l’ecografia del collo e la tireoglobulina va sempre misurata insieme agli anticorpi anti-tireoglobulina. La presenza di auto-anticorpi anti-tireoglobulina (TgAb) infatti può influenzare l’accuratezza del dosaggio della tireoglobulina, essendo in grado di causare falsi negativi (cioè se la tireoglobulina è alta ma sono lati anche gli anticorpi questi legheranno la proteina nel sangue e nei dosaggi la faranno sembrare falsamente più bassa).

Per approfondire

Valori di tireoglobulina basale inferiori a 0.2 ng/ml (o <1 ng/ml dopo stimolo) possono far escludere con elevata probabilità una persistenza o recidiva di malattia, TUTTAVIA valori più elevati NON indicano necessariamente peristenza o recidiva; in questi casi sarà importante valutare il trend (tempo di raddoppiamento <12 mesi indica rapida progressione) ed effettuare ecografia del collo.

Se invece si hanno valori di tireoglobulina basale >5 ng/ml (o >10 ng/ml dopo stimolo) merita approndimento con ecografia del collo ed eventuale esame PET.

Valori intermedi richiedono di seguire il trend con analisi ed ecografia del collo. 

Lascia un commento