Diabete e alimentazione

In collaborazione con la dott.ssa Angelica Cesena, biologa nutrizionista

Scopriamo insieme alcuni pregiudizi alimentari e luoghi comuni sul diabete e sfatiamo alcuni falsi miti:

Gli zuccheri contenuti in pane e pasta sono assorbiti abbastanza lentamente, e non provocano aumenti rapidi della glicemia. Attenzione però ai condimenti. A volte se si mangia la pasta bisogna rinunciare al pane, o ridurlo (e prediligere i prodotti integrali). Un panino (50 g) equivale a 35 g di pasta (prima della cottura).

Crackers e fette biscottate al posto del pane: FALSO 

Essendo secchi, a parità di peso contengono più farina. Inoltre contengono quote variabili di grassi, che aumentano le calorie.

Il riso è preferibile alla pasta: FALSO 

    A parità di peso, la quota di calorie è identica, ma i carboidrati contenuti nel riso sono assorbiti più rapidamente con conseguente maggiore incremento della glicemia.

    Il miele o lo zucchero di canna è preferibile allo zucchero normale: FALSO

    Pur essendo alimenti naturali, la quota di zuccheri semplici è identica a quella dello zucchero normale. Non bisogna pensare che miele o zucchero di canna non possano essere usati al posto di quello classico, semplicemente non sono da considerare “più sani”

      I dolcificanti sono dannosi: FALSO 

      Il loro uso è sicuro ma non bisogna abusarne. Attenzione però al fruttosio, che apporta una quota di calorie e può favorire la sintesi di grassi.

        I “prodotti per diabetici” non contengono zuccheri e possono essere consumati liberamente: FALSO 

          Contengono quasi sempre una buona quota di zuccheri; inoltre apportano molte calorie.

          Il gelato è sempre vietato: FALSO 

          In un diabete ben controllato può essere assunto, a patto di tenere conto delle calorie apportate. Può essere utile controllare la glicemia nelle ore successive.

            L’unico frutto permesso è la mela, meglio quella verde: FALSO 

            Se si escludono banane, cachi, fichi e uva (che possono essere assunti solo in piccole quantità perché molto ricchi di zuccheri) non vi sono grandi differenze tra i vari frutti per quanto riguarda il contenuto di zuccheri. 100 g di mele equivalgono a 100 g di pere, prugne o ciliegie, a 130 g di pesche, albicocche, arance, a 160 g di fragole o anguria.

              L’olio di semi è più leggero di quello d’oliva: FALSO 

              La quota calorica è simile. Sarebbe meglio non utilizzarlo per friggere, perché può sviluppare radicali liberi potenzialmente dannosi.

                Vino e alcol sono vietati: VERO E FALSO 

                Premessa: l’alcol è uno dei principali fattori di rischio di malattia, disabilità e mortalità prematura in Italia e nel mondo. Inoltre è una sostanza tossica per il nostro organismo.

                A digiuno gli alcolici possono causare una crisi ipoglicemica. Vanno calcolate le calorie che apportano. Vini dolci, aperitivi, amari e digestivi contengono molti zuccheri e vanno evitati.

                  In quantità assai moderata, vino e birra possono essere assunti saltuariamente, evitando di essere a stomaco vuoto e monitorando con attenzione le glicemie.

                  I formaggi magri sono poveri di grassi: FALSO 

                  Per legge un formaggio deve contenere una determinata quota di grassi. I formaggi magri (mozzarella, ricotta, provola) sono solo “meno grassi” degli altri. Non dimenticare l’alto contenuto di sale e la quota calorica. È sbagliato assumere formaggi a fine pasto come dessert, dopo un primo e un secondo piatto completi.

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