Infertilità maschile: esami da fare

Quali esami effettuare?

Per infertilità si intende il mancato concepimento dopo 12 mesi di rapporti regolari e non protetti. È un problema più comune di quanto si pensi e riguarda il 10-15% delle coppie nel mondo occidentale. In Italia quasi 1 coppia su 5 ha difficoltà a procreare per vie naturali. 

Nonostante sia pensiero comune che nella maggior parte dei casi dipenda dalla donna (e infatti è quasi sempre la partner la prima che si reca da un medico), in realtà NON è così.

I dati ci dicono infatti che nel caso di infertilità la causa è nel 40% dei casi l’uomo, nel 40% la donna e nel 20% entrambi (infertilità di coppia, ossia una condizione in cui coesistono una subfertilità maschile e femminile). 

Ecco allora come risulti fondamentale indagare anche la componente maschile

Vediamo tre esami importanti che può richiedere il medico in prima battuta (oltre ad effettuare una corretta raccolta anamnestica ed un meticoloso esame obiettivo).

  1. Esame del liquido seminale: valuta importanti parametri come: numero di spermatozoi (se spermatozoi totali <39 milioni si parla di oligozoospermia) e concentrazione spermatica, motilità spermatica (se <42 come totale o <30 come progressiva: astenozoospermia), morfologia spermatica (se forme normali <4%: teratozoospermia)
  2. Analisi del sangue: dosaggio di alcuni ormoni quali FSH, LH e Testosterone totale. Aiutano a capire se la causa risiede nel testicolo o a livello ipofisario (ghiandola del cervello che ne regola il funzionamento)
  3. Ecografia scrotale:  valuta il testicolo e le vie seminali. Esame di semplice esecuzione che fornisce utili parametri come morfologia, forme e volume dei testicoli. Un volume testicolare calcolato con la formula ellissoidale <12 ml a destra o <11 ml a sinistra è suggestivo di ipotrofia testicolare (80% volume testicolare è deputato a spermatogenesi e solo 20% a produzione ormonale quindi una riduzione volumetrica inficerà in primis sulla conta spermatica e solo dopo anche sull’assetto ormonale)

Nota bene 

  • In realtà la definizione andrebbe rimodulata, distinguendo tra “sterilità” (che riguarda un numero ridotto di situazioni in cui non è possibile la risoluzione) e “ipofertilità” o “subfertilità”, dove è possibile risolvere il problema con opportuni presidi.
  • Se la tua coppia ha difficoltà nel concepimento è giusto rivolgersi ad un medico esperto in fertilità e riproduzione. Gli esami elencati NON vanno assolutamente effettuati in autonomia MA solo dopo consulto medico, in modo tale che ci sia un professionista in grado di prescriverli e soprattutto interpretarli.

FONTI

Ferlin, A et al. “Management of male factor infertility: position statement from the Italian Society of Andrology and Sexual Medicine (SIAMS) : Endorsing Organization: Italian Society of Embryology, Reproduction, and Research (SIERR).” Journal of endocrinological investigation vol. 45,5 (2022): 1085-1113. doi:10.1007/s40618-022-01741-6

WHO laboratory manual for the examination and processing of human semen. Sixth edition. 2021

https://www.iss.it/infertilit%C3%A0-e-pma

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