Che cosa devi sapere

Il prolattinoma è un tumore benigno dell’ipofisi che produce un eccesso dell’ormone prolattina. La prolattina alta abbassa gli ormoni sessuali, sia nella donna (estrogeni) che nell’uomo (testosterone), causando sintomi come:
- donna: alterazioni del ciclo mestruale, infertilità, osteoporosi
- uomo: impotenza, riduzione della libido, alterazioni del liquido seminale
Un sintomo caratteristico è la galattorrea (fuoriuscita del latte dai capezzoli, spontanea o provocata), sia nella donna che nell’uomo.
Inoltre possono esserci sintomi causati dall’espansione dell’adenoma a livello cerebrale, con compressione delle strutture vicine: cefalea, nausea, vomito, disturbi visivi.
Per la diagnosi si ricorre alle analisi del sangue e ad esami strumentali, come la risonanza magnetica, che indicano le dimensioni del tumore (si parla di MICRO-prolattinoma se <1 cm, MACRO-prolattina se >1 cm).
Per questo tumore spesso è sufficiente solo la terapia farmacologica (dopamino-agonisti DA: bromocriptina, cabergolina), che può normalizzare i livelli di prolattina, ridurre il volume tumorale e ripristinare la fertilità. Si opta per la chirurgia solo in casi particolari.
Ma come comportarsi in gravidanza?
Durante la gravidanza l’aumento degli estrogeni causa un ingrossamento dell’ipofisi e un potenziale aumento del volume del tumore, con rischio di sintomi compressivi e disturbi visivi. Il rischio di crescita del tumore può verificarsi nel 3% dei microadenomi e nel 32% dei macroadenomi.
Visto il fisiologico aumento dei livelli di prolattina che avviene durante la gravidanza, il suo dosaggio nel sangue in questo periodo non diventa più un parametro molto affidabile per monitorare l’andamento del prolattinoma. Ecco allora che durante la gravidanza è più utile affidarsi ad altri parametri, come la RM (senza contrasto), l’eventuale comparsa di sintomi e l’esame del campo visivo, da fare all’inizio e poi circa ogni trimestre.
Se si è in terapia con DA, è consigliabile sospenderli non appena la gravidanza è confermata, ad eccezione dei MACRO-prolattinomi, soprattutto se molto grandi ed in espansione / sintomatici, in cui il DA di scelta diventa la bromocriptina. Ricapitolando, vediamo che cosa ci dicono le linee guida sulla gestione del prolattinoma in gravidanza, in base alle dimensioni del tumore e all’eventuale sintomatologia associata
Gravidanza in donna con micro-prolattinoma
- Se in terapia con dopamino-agonisti, interromperli alla conferma della gravidanza*
- Effettuare un esame del campo visivo alla conferma della gravidanza
- Rivalutare clinicamente ogni 2-3 mesi
- Alla comparsa di sintomi, effettuare campo visivo e RM → se si evidenzia crescita tumorale → iniziare bromocriptina
*prima di interrompere qualsiasi farmaco consulta il tuo medico curante!!!
Gravidanza in donna con macro-prolattinoma non sintomatico
- Se in terapia con dopamino-agonisti, a discrezione del curante si possono interrompere o continuare con bromocriptina alla conferma della gravidanza
- Effettuare valutazione clinica ed esame del campo visivo alla conferma della gravidanza e poi ad ogni trimestre
- Alla comparsa di sintomi, effettuare campo visivo e RM
Gravidanza in donna con macro-prolattinoma sintomatico e compressione del chiasma ottico
In una donna con tale problematica la gravidanza è sconsigliata fino alla risoluzione del quadro
- Mantenere la terapia con dopamino-agonisti, preferendo la bromocriptina
- Se vi è crescita tumorale o peggioramento dei sintomi nonostante la terapia farmacologica, valutare approccio chirurgico (chirurgia transfenoidale) se si è al II trimestre o induzione del parto e successiva terapia se si è al III trimestre
L’allattamento al seno solitamente non è controindicato e potrebbe essere consentito per un periodo che dipende dall’eventuale reintroduzione del trattamento necessario per il controllo della massa.
#endocrinoluigi
FONTI
Almalki, Mussa Hussain et al. “Managing Prolactinomas during Pregnancy.” Frontiers in endocrinology vol. 6 85. 26 May. 2015, doi:10.3389/fendo.2015.00085
Luger, A, L H A Broersen, N R Biermasz, B M K Biller, M Buchfelder, P Chanson, J O L Jorgensen, F Kelestimur, S Llahana, D Maiter, G Mintziori, F Petraglia, R Verkauskiene, S M Webb, and O M Dekkers. “ESE Clinical Practice Guideline on functioning and nonfunctioning pituitary adenomas in pregnancy”. European Journal of Endocrinology 185.3 (2021)
Petersenn, Stephan et al. “Diagnosis and management of prolactin-secreting pituitary adenomas: a Pituitary Society international Consensus Statement.” Nature reviews. Endocrinology, 10.1038/s41574-023-00886-5. 5 Sep. 2023, doi:10.1038/s41574-023-00886-5
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