Interferenti endocrini e fertilità femminile

Conoscere per prevenire

In collaborazione con la dott.ssa Angelica Cesena, biologa nutrizionista

Gli intereferenti endocrini (IE) sono sostanze che, venendo a contatto con il nostro organismo (ingerendole, respirandole, toccandole…) vengono assorbite e alterano l’equilibrio dei nostri ormoni.

La riproduzione femminile è un processo regolato dagli ormoni e suscettibile all’azione degli IE! Fra gli IE esistono quelli ESTROGENICI, che agiscono legandosi ai recettori degli estrogeni comportandosi come strogeni stessi. Possono causare: alterata produzione ormonale, infertilità, anomalie del ciclo mestruale, mancata ovulazione, menopausa precoce. Vediamo i principali:

  1. PESTICIDI (es. DTT, glifosato…). Come limitarli? Preferisci cibi biologici.
  2. METALLI PESANTI (es. arsenico, piombo, mercurio…). Come limitarli? Attenzione a fumo di sigaretta, bevande alcoliche, acqua non potabile, pesci di grossa taglia (luccio, tonno…).
  3. PLASTIFICANTI (es. BPA, DEHP…). Come limitarli? Limitando l’uso della plastica! Preferire contenitori per alimenti e utensili per la cucina (cucchiai, bicchieri…) in legno, ceramica, vetro o acciaio.
  4. DIOSSINE Come limitarlE? Attenzione a combustione di rifiuti con plastiche; ecessivo consumo di burro, pesci grassi, latte e derivati; zone di combustione contaminate (es pesce del Mar Baltico…).
  5. PARABENI (es. butylparaben, propylparaben…). Come limitarli? Presta attenzione alla scelta dei prodotti per la cura della persona (saponi, cosmetici) e detersivi.
  6. PFAS (sostanze perfluoroalchiliche, es. PFOA). Come limitarli? Getta le padelle antiaderenti se il rivestimento è rovinato e non scaldare il tegame vuoto.
  7. POLICLOROBIFENILI (es. Aroclor, Pyranol, Pyroclor*…). Come limitarli? Modera il consumo di alimenti di origine animale (latte, burro, uova, pesce).
  8. NONILFENOLO Come limitarlo? Attenzione a pestici, alcuni detersivi, oli lubrificanti.

DOBBIAMO PRECISARE CHE : la concentrazione di questa sostanza negli alimenti e nei prodotti è tutelata dall’ Unione Europea (per esempio le concentrazioni di PCB* negli alimenti sono controllate periodicamente attraverso specifici programmi di sorveglianza. In Italia, la ricerca dei PCB diossina simili e dei sei indicatori non diossina simili rientra nel Piano Nazionale Residui (PNR), che mira ad “esaminare e porre in evidenza le ragioni dei rischi di residui nei prodotti alimentari di origine animale provenienti dagli allevamenti, dai mattatoi, dai centri di raccolta latte e uova, dagli impianti di acquacoltura.” Esso viene elaborato annualmente, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome, i Laboratori Nazionali di Riferimento per i residui e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.)

Ecco infine alcuni consigli generali dell’AIRC (https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/corretta-informazione/interferenti-endocrini-aumentare-il-rischio-di-cancro#:~:text=Gli%20interferenti%20endocrini%20sono%20sostanze,%2C%20di%20danneggiare%20l’organismo.) per limitare il contatto con gli interferenti endocrini in generale:

  • Non riutilizzare i recipienti in plastica per gli alimenti se sono di tipo monouso;
  • non utilizzare padelle e pentole antiaderenti se il loro rivestimento interno risulta deteriorato e non acquistarli se non la provenienza è incerta;
  • durante la cottura degli alimenti ventilare adeguatamente o usare una cappa aspirante;
  • non travasare liquidi e alimenti caldi in contenitori di plastica che non sono stati fabbricati per sopportare le alte temperature;
  • le pellicole trasparenti e le carte per alimenti vanno sempre utilizzate rispettando le indicazioni del produttore che sono obbligatoriamente riportate in etichetta;
  • non mangiare gli alimenti con parti bruciate come spesso accade nella cottura alla brace della carne e del pesce e nelle pizze;
  • ridurre il consumo degli alimenti affumicati a caldo;
  • limitare ogni forma di combustione negli ambienti chiusi, specialmente dovuta a sigarette, sigari, pipa, candele e incenso e provvedere a un adeguato ricambio dell’aria;
  • limitare l’utilizzo di capi di abbigliamento trattati con idrorepellenti e antimacchia;
  • nell’acquisto di oggetti per l’arredo della casa e dell’ufficio, evitare prodotti fabbricati con PVC morbido.

FONTI:

Impact of EDCs on Reproductive Systems | Endocrine Society

Rattan S, Zhou C, Chiang C, Mahalingam S, Brehm E, Flaws JA. Exposure to endocrine disruptors during adulthood: consequences for female fertility. J Endocrinol. 2017;233(3):R109-R129. doi:10.1530/JOE-17-0023

Gli interferenti endocrini e il rischio di cancro (airc.it)

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