Non guardare solo le calorie (e le proteine)

Leggi bene l’etichetta degli ingredienti

SEI COSÌ SICURO DI AVER BISOGNO DI FARE MERENDA CON UNA BARRETTA PROTEICA AL POSTO DI UNA PESCA? 

In un mondo sempre più “Fit” si consigliano e si acquistano prodotti a basso contenuto di carboidrati e calorie e, spesso, elevato contenuto proteico.

Ma ha senso analizzare solo questi parametri quando mangiamo qualcosa?

IN MEDIO STAT VIRTUS

Indubbiamente per chi ha bisogno di dimagrire è utile limitare il consumo di carboidrati e calorie in generale, come può esserlo per chi fa attività fisica intensa assumere un adeguato introito proteico per garantire il trofismo (cioè il vigore) muscolare.

Ma se non sei né obeso né un atleta professionista serve davvero demonizzare i carboidrati ed esaltare i cibi iperproteici?

SCHELETRI NELL’ARMADIO 

Spesso i cibi Fit da supermercato che attualmente vanno per la maggiore (barrette, mousse, bevande, dessert, budini…) sono dei “prodotti di laboratorio” in cui, per compensare il diminuito contenuto di zuccheri e l’aggiunta di proteine, si addizionano una serie di prodotti chimici chiamati ADDITIVI ALIMENTARI, che rendono il cibo più appetibile e lo conservano meglio), fra i quali:

  • ADDENSANTI
  • COLORANTI
  • DOLCIFICANTI ARTIFICIALI
  • CORRETTORI DI ACIDITÀ
  • STABILIZZANTI
  • EMULSIONANTI
  • ESALTATORI DI SAPIDITÀ
  • EDULCORANTI

E QUINDI?

Quindi per qualche grammo di zucchero in meno e qualche proteina in più ingeriamo diverse sostanze artificiali che, seppur regolarmente approvate come sicure e rigidamente controllate da normative Europee e nazionali, sono essenzialmente estranee al nostro organismo, non apportano benefici nutritivi e  possono associarsi se assunte in grandi quantità a disturbi intestinali (flatulenza, diarrea…), squilibrio della flora batterica, reazioni allergiche, insonnia e iperattività. Diversi studi sui dolcificanti artificiali ne propongono la correlazione con il rischio di cancro (Debras C, ChazelasI E, Srour B, et al. Artificial sweeteners and cancer risk: results from the NutriNet-Santé population-based cohort study. PLOS Medicine 2022). 

È LA DOSE CHA FA IL VELENO

Un’assunzione saltuaria, all’interno di una dieta varia e bilanciata, di cibi più processati non comporta rischi sostanziali, ma se il consumo diventa massiccio a discapito di frutta o vegetali può avere risvolti negativi sulla nostra salute e portare a carenze alimentari

Non va abolito il consumo di questi cibi, ma va scardinata l’idea che siano sani e ci facciamo bene.

FIT NON VUOL DIRE PER FORZA HEALTHY, DIETETICO NON VUOL DIRE PER FORZA SALUTARE 

Mangiare cibi “Light”, “Zero Calorie”, “Low Fat”, “Protein”… NON equivale a mangiare sano.

Questi cibi processati possono aiutarti a modellare le tue forme a breve termine, ma ti sei chiesto che effetti hanno sulla tua salute a lungo termine

#endocrinoluigi

FONTI

Soffritti M, Padovani M, Tibaldi E, et al. The carcinogenic effects of aspartame: the urgent need for regulatory re-evaluation. Am J Ind Med 2014, 57: 383–97.

Landrigan PJ, Straif K. Aspartame and cancer—new evidence for causation. Environ Health 2021, 20: 42

Debras C, ChazelasI E, Srour B, et al. Artificial sweeteners and cancer risk: results from the NutriNet-Santé population-based cohort study. PLOS Medicine 2022, 19: e1003950. 

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19649407/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/20013441/

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