PILLOLA DEL GIORNO DOPO E PILLOLA ABORTIVA

SONO LA STESSA COSA?

Contraccezione, pillola, aborto. Tanti termini, poca corretta informazione, infinite polemiche. Spesso si fa molta confusione, anche fra i politici e i professionisti sanitari, fra la contraccezione d’emergenza e la pillola abortiva. Come agiscono? Evitano il concepimento o lo bloccano una volta avvenuto? Ma soprattutto: sono la stessa cosa? [Spoiler: NO]

1 – CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA

La contraccezione di emergenza (cosiddetta “pillola del giorno dopo”) serve per evitare una gravidanza non desiderata dopo un rapporto sessuale non protetto.

Attualmente in Italia vi sono tre importanti metodi di contraccezione di emergenza autorizzati: la pillola a base di Levonorgestrel (Norlevo®, Escapelle®) e la pillola a base di Ulipristal acetato (ellaOne®). Vi è inoltre la spirale intrauterina al rame (IUD-Cu).

Agiscono bloccando l’ovulazione e quindi facendo in modo che la cellula uovo non riesca ad incontrare lo spermatozoo.

Se l’ovulazione è già avvenuta NON hanno effetto = se la gravidanza è già in corso essa NON verrà interrotta. Pertanto, minore è il tempo che passa tra il rapporto sessuale e l’assunzione di questo tipo di pillola, maggiori sono le probabilità̀ di evitare la gravidanza.

1.1 LEVONORGESTREL

Levonorgestrel è un ormone progestinico che agisce principalmente prevenendo l’ovulazione e la fecondazione quando il rapporto sessuale sia avvenuto nella fase pre-ovulatoria, quando la probabilità della fecondazione è più elevata.  Inoltre, ostacola anche il passaggio degli spermatozoi verso l’utero e le tube, alterando la funzionalità degli stessi. Non è efficace se il processo di impianto è già iniziato. 

Va assunto entro 72 ore (3 giorni) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di altro metodo contraccettivo.

Prima viene assunta la compressa, più efficace sarà il trattamento: l’efficacia è pari a 99,5% se l’assunzione avviene entro 12 ore dal rapporto sessuale a rischio, e scende al 58% se assunta dopo 72 ore.

1.2 ULIPRISTAL ACETATO

Ulipristal acetato è un modulatore selettivo sintetico del recettore del progesterone, attivo per via orale, che agisce legandosi con grande affinità al recettore umano del progesterone. Quando viene usato per la contraccezione di emergenza, il meccanismo d’azione consiste nell’inibire o ritardare l’ovulazione mediante la soppressione della salita di ormone luteinizzante (LH).

Va assunto entro 120 ore (5 giorni) da un rapporto sessuale non protetto o dal fallimento di altro metodo contraccettivo.

Questo tipo di contraccezione di emergenza non è efficace al 100% e su 100 donne che assumono questo medicinale si verifica una gravidanza in circa 2 casi.

A partire dall’8 ottobre 2020 l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha autorizzato la vendita della pillola dei 5 giorni dopo in farmacia senza l’obbligo della prescrizione medica indipendentemente dall’età della paziente. L’acquisto del farmaco è accompagnato dalla consegna di un foglio informativo che ha lo scopo di evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza.

La contraccezione di emergenza può essere un trattamento abortivo?

La contraccezione di emergenza NON è un trattamento abortivo. Non ha nulla a che fare con la cosiddetta pillola abortiva a base di mifepristone, anche nota come RU-486. Questo medicinale, infatti, viene utilizzato per praticare l’aborto farmacologico interrompendo una gravidanza in atto.

Al contrario, la contraccezione di emergenza è in grado di ridurre il rischio di gravidanza conseguente ad un atto sessuale non protetto o non adeguatamente protetto in una percentuale che varia tra il 75% ed il 99% in relazione al metodo usato. L’inserzione di uno IUD al rame è il metodo più efficace, seguito dai trattamenti farmacologici con le pillole a base di ulipristal o levonorgestrel. La donna che assume una di queste pillole deve essere informata e consapevole che la gravidanza potrebbe comunque presentarsi nonostante venga assunto il trattamento.

CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA E FERTILITA’ 

La contraccezione di emergenza NON avrà effetti negativi sulla fertilità quindi non impedirà una gravidanza in caso di successivi rapporti sessuali non protetti. 

CONTRACCEZIONE DI EMERGENZA E INFEZIONI

La contraccezione di emergenza NON protegge dalle infezioni a trasmissione sessuale, verso le quali solo il profilattico, utilizzato correttamente, è efficace.

SE LA GRAVIDANZA È GIÀ AVVENUTA?

La situazione è completamente diversa da quella appena descritta e prevede l’uso di farmaci differenti da quelli della contraccezione di emergenza. 

In Italia le donne possono richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza, purché entro i primi 90 giorni di gestazione, per motivi di salute, economici, sociali o familiari. Dal 1978 questo intervento è regolamentato dalla Legge 194/78.

Esistono due tecniche per eseguire l’interruzione volontaria di gravidanza, quello farmacologico e quello chirurgico. Quello farmacologico si fa con la pillola abortiva, più conosciuta come RU-486, che viene utilizzata per le interruzioni volontarie di gravidanza entro 9 settimane dal concepimento.

2 – PILLOLA ABORTIVA

Mifeprostone (Mifegyne®), anche conosciuto come RU-486, è un ormone steroideo di sintesi che inibisce l’azione del progesterone, l’ormone che mantiene l’utero nelle condizioni necessarie per lo sviluppo dell’embrione. In caso di gravidanza il mifepristone sensibilizza il miometrio all’azione delle prostaglandine, che inducono contrazioni dell’utero e quindi espulsione dell’embrione → la combinazione di un analogo della prostaglandina, come misoprostolo o gemeprost, utilizzato dopo il mifepristone accelera l’espulsione del prodotto del concepimento e aumenta il tasso di successo a circa il 95-98%. Il tasso di successo di questo metodo dipende dal tipo e dalla via di somministrazione dell’analogo delle prostaglandine (per via orale o per via vaginale) e può oscillare tra il 95% e il 98%.

Il rischio di fallimento (2-5% dei casi), rende obbligatoria la visita di controllo entro 14-21 giorni dalla somministrazione di RU-486, che serve ad accertare che l’espulsione del feto sia stata completa e che il sanguinamento si sia concluso. 

Questo trattamento farmacologico NON fa parte della contraccezione di emergenza e quindi NON deve essere utilizzato in caso di sospetto rischio di gravidanza, ma SOLO quando si vuole interrompere una gravidanza non voluta e già in atto, confermata da test o ecografia. 

CONOSCERE PER COMPRENDERE

Contraccezione di emergenza: previene una gravidanza non voluta dopo un rapporto a rischio.

Pillola abortiva: interrompe una gravidanza in atto e permette l’espulsione del prodotto del concepimento.

Il rischio di una gravidanza non voluta si riduce grazie ad una corretta educazione sessuale e a una accessibilità sempre maggiore a diversi metodi contraccettivi.

In caso di necessità è però un diritto delle donne poter aver accesso sia alla contraccezione di emergenza (pillola del giorno dopo, dei 5 giorni dopo, iud al rame) sia all’aborto farmacologico (RU-486).

I medici di base, i ginecologi, i medici dei consultori ed i farmacisti sono le figure a cui la donna si può rivolgere per qualsiasi consiglio ed informazione.

#endocrinoluigi

FONTI:

https://www.sifweb.org/sif-magazine/articolo/pillola-del-giorno-dopo-e-pillola-abortiva-non-sono-la-stessa-cosa-2021-04-01

https://www.sismed-it.com/pillola-abortiva/#:~:text=La%20cosiddetta%20%E2%80%9Cpillola%20del%20giorno,giorno%20dopo%20previene%20l’ovulazione.

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