INTERFERENTI ENDOCRINI NEL TUO HAMBURGER?

PLASTICA NEL CIBO CHE MANGIAMO?

Un interferente endocrino (IE) è una sostanza esterna che, venendo a contatto con il nostro organismo (magari perchè la ingeriamo o la respiriamo o la tocchiamo), viene assorbita e altera il normale equilibrio dei nostri ormoni, causando squilibri endocrinologici.

Uno studio (1) recente ha mostrato come la presenza di IE sia diffusa a livello dell’industria alimentare, soprattutto nei fast-food, analizzando la presenza di ftalati e plastificanti, sia nei cibi venduti che nei guanti utilizzati per maneggiarli.

FTALATI E PLASTIFICANTI

Gli ORTO-FTALATI sono plastificanti, con il ruolo di rendere la plastica più morbida e malleabile. Fra questi il dietilesil-ftalato (DEHP) ed il di-n-butil-ftalato (DnBP), sono stati spesso utilizzati per questo scopo nel polivinil-cloruro (PVC), a sua volta usato per il confezionamento dei cibi. A causa del noto effetto di IE, gli enti regolatori ne hanno ristretto l’utilizzo, vista la facile migrazione dalle confezioni agli alimenti, ma l’esposizione resta alta, soprattutto per il consumo di cibi altamente processati. Sono stati sostituiti da altri plastificanti che non sembrano, per il momento, avere effetti sulla salute umana, come il diottiltereftalato (DEHT).

RISULTATI DELLO STUDIO

Sono stati rilevati plastificanti in quasi tutti i cibi analizzati, con livelli maggiori in quelli contenenti carne: DnBP e DEHP sono stati gli orto-ftalati più frequenti, mentre il DEHT è stato il plastificante sostitutivo più frequente. 

QUALI EFFETTI SULLA SALUTE?

L’esposizione agli orto-ftalati, tra cui DEHP e DnBP, è stata correlata a effetti nocivi metabolici, riproduttivi e dello sviluppo neurologico: DEHP induce criptorchidismo (mancata discesa dei testicoli, con conseguente rischio di tumori testicolari e infertilità) e alterazioni della produzione testicolare di testosterone

Relativamente ai plastificanti sostitutivi, i pochi dati indicherebbero una sostanziale sicurezza, soprattutto per DEHT, ma sono da interpretare con cautela essendo finanziati dall’industria. Alcuni studi epidemiologici hanno correlato i metaboliti urinari di DEHT a fibromi uterini e all’infiammazione, ma sono dati al momento non confermati.

Altro dato di allarme è che il livello di sicurezza per la salute di altre sostanze, introdotte per sostituire queste, non sia stato ancora dimostrato adeguatamente da studi indipendenti. È auspicabile quindi un maggior controllo, sia a livello legislativo sia a livello di monitoraggio alimentare, per evitare le possibili conseguenze sulla salute della popolazione. 

#endocrinoluigi

FONTE: Edwards, L., McCray, N.L., VanNoy, B.N. et al. Phthalate and novel plasticizer concentrations in food items from U.S. fast food chains: a preliminary analysis. J Expo Sci Environ Epidemiol 32, 366–373 (2022). https://doi.org/10.1038/s41370-021-00392-8

Lascia un commento