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PERCHÈ CURARE LA TIROIDE PROTEGGE ANCHE LE OSSA

SAPEVI CHE L’IPERTIROIDISMO PUO’ ESPORTI AL RISCHIO DI OSTEOPOROSI E FRATTURE OSSEE DA FRAGILITA’?

Gli ormoni tiroidei hanno un effetto praticamente universale sul nostro organismo, perché agiscono in tantissimi organi ed apparati differenti.

Fra questi vi è anche il sistema scheletrico.

A livello osseo gli ormoni tiroidei aumentano il turnover, cioè stimolano l’attività sia di alcune cellule, chiamate osteoclasti, che “rosicchiano” vecchia matrice ossea, sia di altre cellule, chiamate osteoblasti, che invece “costruiscono” una nuova impalcatura ossea.

In condizioni fisiologiche, cioè con normali livelli di ormoni tiroidei circolanti, questo processo è in equilibrio (tanto osso vecchio viene distrutto e tanto osso nuovo viene ricreato), così le ossa rimangono sane e “giovani”.

In tutte le condizioni in cui però aumentano gli ormoni tiroidei (IPERTIROIDISMO), ad esempio in chi soffre di malattia di Basedow-Graves o in chi ha ipotiroidismo ed assume dosi eccessive di ormoni tiroidei, a livello osseo questo processo si sbilancia verso l’attività degli osteoclasti, aumentando il riassorbimento: è maggiore la quantità di osso che viene persa in confronto a quella che viene ricreata.

In tal modo le ossa piano piano si indeboliscono, diventando più “rarefatte” ed inclini alla frattura. Si parla di OSTEOPOROSI (o ridotta massa ossea per età se si è giovani).

Può essere diagnosticata tramite un esame molto semplice: MOC della colonna lombare e del femore, che è simile ad una radiografia ma usa meno raggi X.

L’osteoporosi da ipertiroidismo è una condizione sostanzialmente REVERSIBILE: agendo sulla normalizzazione degli ormoni tiroidei circolanti riprenderà anche il processo di deposizione di nuovo osso sano. Basta una semplice MOC per individuarla.

Curando la tiroide, proteggerai anche le tue ossa.

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